La cuffia dei rotatori è una fascia tendinea dell’articolazione della spalla, che ricopre, a forma di calotta, la testa dell’omero e collega la muscolatura del cingolo scapolare alla parte superiore del braccio.
Le lacerazioni della cuffia dei rotatori possono avvenire in seguito a infortuni o danni degenerativi.
In caso di rottura cronica, i dolori compaiono soprattutto di notte o sotto sforzo. La forza è nettamente ridotta, soprattutto quando si eseguono lavori sopra la testa.
Se la cuffia dei rotatori si strappa, il braccio perde la sua funzione.
Poiché la muscolatura del cingolo scapolare possiede un’eccezionale capacità di compensazione, la stabilità può tornare alla normalità, ma i dolori persistono.
Forti dolori compaiono soprattutto di notte, poiché in posizione supina la testa dell’omero è tirata verso l’alto e in questo modo la cuffia lesionata viene incastrata sotto l’arco coraco-acromiale.
Le cause di una rottura della cuffia dei rotatori possono essere svariate: i fattori scatenanti possono essere un infortunio, una caduta o il sollevamento di pesi troppo elevati. Nei giovani la lacerazione dei tendini dell’articolazione della spalla si verifica in seguito a un infortunio.
Tuttavia la maggior parte dei danni è dovuta a processi di usura. I tendini hanno perso stabilità a causa dell’invecchiamento. Spesso basta un semplice movimento energico o una piccola caduta per lesionare definitivamente il tendine già danneggiato.
Per stabilire se si tratta di una rottura della cuffia dei rotatori si esegue l’ecografia e un’artro-RMI.
La rottura della cuffia dei rotatori viene trattata solo chirurgicamente.
In passato veniva eseguito raramente un intervento chirurgico in presenza di tali lesioni. Sfortunatamente i risultati conseguiti con l’operazione erano insufficienti.
Oggigiorno, tuttavia, si consiglia di eseguire il prima possibile un intervento chirurgico, poiché è noto che la lacerazione non guarisce da sola e, dopo un lungo periodo di attesa, la lesione diventa così grande da rendere l’operazione molto difficile.
Quanto più grande è il difetto da riparare, tanto più difficile diventa l’intervento chirurgico e tanto più si può valutare meno bene il risultato.
L’operazione alla cuffia dei rotatori è una procedura minimamente invasiva eseguita tramite artroscopia. Vengono praticate da quattro a cinque piccole incisioni e qui vengono introdotti gli appositi strumenti per eseguire l’artroscopia. Questi dispositivi consentono di rimuovere il tessuto infiammato e rimettono il tendine nella posizione corretta. L’estremità dei fili viene posizionata nella parte superiore del braccio con l’ausilio di impianti molto piccoli, in modo che possano gradualmente aderire all’osso.
Dopo l’intervento chirurgico l’articolazione della spalla viene mobilizzata e mossa tramite esercizi di fisioterapia per quattro-sei settimane. Durante questo periodo si deve indossare un’ortesi per la stabilizzazione dell’articolazione.
Possono essere presenti dolori fino a otto settimane dopo l’operazione. Una volta scomparsi i dolori, si può riprendere a lavorare. Si può anche guidare nuovamente. Dopo dodici settimane si può praticare sport senza restrizioni.
A seconda del decorso dell’intervento e del post-trattamento, il tempo di recupero varia da sei a dodici settimane
Alcuni dolori possono persistere in parte anche alcune settimane dopo l’operazione. La gravità e la durata del dolore dipendono dall’entità dell’intervento chirurgico.
Se non si rileva la lacerazione dei tendini della spalla, si possono verificare danni irreparabili alla cuffia dei rotatori. Di conseguenza, nei casi più gravi deve essere utilizzata un’articolazione artificiale della spalla.