Settimanale azione - Diversi, perché?
Curare una donna non è come curare un uomo, anche se la malattia è la medesima. Sembra al tramonto il paradigma della medicina «testata sull’uomo, valida per tutta la popolazione»: uomo e donna non sono la stessa cosa. Diversi, perché? La domanda è pertinente tanto quanto univoca è la risposta della dottoressa Susanna Grego, cardiologa attiva fra il Cardiocentro Ticino e la Clinica Sant’Anna di Sorengo: «Diversi? Sì, perché lo sono. L’essere uomo o donna condiziona sia l’insorgenza e il decorso delle malattie, sia l’aspetto diagnostico, il trattamento, la cura e la riabilitazione. È oramai appurato che, pur essendo soggetti alle medesime patologie, uomini e donne presentano sintomi, progressione di malattie e risposte ai trattamenti molto differenti tra loro».
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