Settimanale Azione - Quando l’anziano diventa «paziente»
«La mia mamma ha dedicato tutta sé stessa alla famiglia, e a 70 anni si è trovata a fare i conti col suo diabete molto serio che da un paio d’anni le procura profonde ferite malleolari al piede. Il diabetologo ci ha spiegato che si chiama “piede diabetico”. Abbiamo capito che prevenire è sempre meglio che curare, che bisogna aiutare il malato nella cura dei suoi piedi (ndr: in genere degli arti superiori e inferiori), controllando insieme rossori, ferite o ulcerazioni. Perché la malattia diabetica non permette di sentire il dolore e i primi sintomi di ferite o ulcerazioni che poi peggiorano. Oggi mia mamma va regolarmente all’ambulatorio cure e ferite, è seguita dal diabetologo e dallo specialista chirurgo che, mi hanno spiegato, potrebbe dover intervenire favorendone la guarigione, qualora l’ulcerazione non guarisse in questo modo. Abbiamo imparato che dobbiamo sempre aiutarla a controllare bene i suoi piedi e le sue gambe, per prevenire l’inizio di altre piaghe o ulcere».
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