RSI Millevoci - Professioni infermieristiche sempre sotto la lente
Sabato scorso dall’Associazione svizzera degli infermieri e delle infermiere è scesa di nuovo in piazza per richiamare l’attenzione sui temi dell'iniziativa popolare “Per cure infermieristiche forti”, presentata nel 2017 e in gran parte accolta dal parlamento federale nel controprogetto indiretto. Pochi giorni dopo, il 29 novembre, il Consiglio nazionale ha confermato la decisione del Consiglio degli Stati di settembre, approvando il pacchetto 1 della controproposta indiretta all’iniziativa popolare, che contiene “un’offensiva di formazione” per i prossimi otto anni e la possibilità per i professionisti del settore infermieristico di fatturazione diretta senza l’obbligo di prescrizione medica.
Anche sul piano cantonale, a metà ottobre, è stato approvato un sistema di incentivi per sostenere finanziariamente gli enti impegnanti nel miglioramento della formazione nel settore sociosanitario. La formazione è uno dei tasselli importanti per rispondere alla penuria di personale, in un settore con un abbandono precoce della professione, si stima infatti che nel 2040 mancheranno in Svizzera 40 mila infermieri, ma lo sono anche il miglioramento delle condizioni di lavoro, con più organico e turni meno intensi.
Per portare di nuovo sotto i riflettori le professioni infermieristiche, per ribadirne l’importanza, ma anche ridefinire i contenuti di un mestiere molto cambiato nel tempo, che offre anche buone possibilità di sviluppo di carriera, l’Associazione cliniche private ticinesi (ACPT) ha indetto il premio per neo infermieri e infermiere del Corso di bachelor in cure infermieristiche della SUPSI e della Scuola superiore specializzate in cure infermieristiche (SSSCI). Questo premio, che sarà consegnato per la prima volta nella serata del 2 dicembre, è intitolato a Mimi Bonetti Lepori (1949-2006) per ricordare la politica ticinese molto attiva nel settore sociosanitario e già presidente dell’ACPT.
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