La Domenica - Medici che si dimettono (con polemica)
Qualcosa bolle nella pentola dell’Ente ospedaliero. Tanto che rischia - per quanto ben sigillata - di assomigliare sempre più a una pentola a pressione. Nell’anno appena concluso il «piatto forte» è stato senz’altro l’ospedale universitario: dopo una lunga incubazione l’annuncio - a settembre - del riconoscimento federale ha inaugurato quello che, per molti versi, è ancora un cantiere. All’Ente sono iniziati ad arrivare nuovi medici. Ma altri, nel frattempo, se ne sono anche andati. A volte sbattendo la porta.
Che il progetto accademico non sarebbe stata una «rivoluzione» indolore se lo aspettavano in molti, probabilmente anche la direzione dell’EOC. «È chiaro - si dice all’interno dell’Ente - che un progetto del genere impatta tutti i livelli dell’organizzazione e prevede una riconfigurazione di molti servizi». La priorità all’assunzione di profili accademici, soprattutto in ruoli dirigenziali, si è imposta a scapito - in alcuni casi - delle esigenze del personale storico.
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