La Domenica “Voglio un corpo da selfie” - Dr. med. Giovanni Barco
In origine il modello ruotava attorno all’arte classica. Forme rotonde, prosperose, visi delicati e ben definiti. Poi l’arte è stata contaminata ricalcando tendenze affiorate dalla moda, dal cinema, dalla televisione. Persino dai cartoni animati. Oggi i social hanno portato a un ideale di riferimento della bellezza frutto di un processo di omologazione dettato da brevi filmati e selfie. Visi con labbra pronunciate, corpi ben scolpiti con tatuaggi in evidenza, calibrati per essere racchiusi nelle foto scattate con lo smartphone, immagini da instagrammare, come si dice usando i nuovi termini presi in prestito dallo slang del mondo digitale. Siamo davanti a un mutamento rapido che è stato colto non soltanto dalla sociologia ma anche da chi opera direttamente sul corpo delle persone.
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