Settimanale Azione - La genitorialità «posticipata»
«Ci siamo incontrati tardi, il mio compagno ed io. Questo fa parte delle eventualità della vita. Oggi magari non ci si trova più così giovani come una volta: può capitare sempre più spesso che la vita ti porti prima altrove, ti faccia fare delle esperienze di studio o di lavoro, no? E magari incontri prima altre persone con cui la relazione, poi, non va a buon fine. Noi, pur essendoci trovati tardi, abbiamo subito desiderato un figlio. Era la prima volta che sentivo questo desiderio così pressante: avere un figlio con la persona che avevo accanto». Così inizia il racconto di Federica (nome noto alla redazione) che col marito, a quell’epoca, avevano entrambi «già» trentacinque anni: «Sono rimasta incinta, ma le gravidanze iniziavano senza evolvere. Ovviamente, ci siamo sottoposti ad esami genetici, test di laboratorio di ogni sorta, su di me, su di lui. Cose, insomma, che hanno tracciato un percorso psicologicamente complicato.
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